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MongolVol: Ride in Mongolia, 4500km di sterrato percorso in Vespa

Pubblicato il 23.07.2021
ride mongolia
È il 3 Agosto 2019 quando con il gruppo di Vespaonline partiamo per il Raid della Mongolia con ben 4500km di sterrato percorso in Vespa attraverso il deserto del Gobi e le montagne dell'Altai. Un'impresa a dir poco entusiasmante, che durerà per venti giorni. Non dovrebbe mancare nulla: tanica benzina, tenda, sacco a pelo, ruote scorta, ricambi vari, stivali e casco, sono nella valigia!

Mongolia arriviamo!

Il nostro mezzo di supporto in Mongolia sarà un furgoncino bianco chiamato "Buhanka": mezzo militare di origine sovietica prodotto a partire dal 1965. Si tratta del mezzo più diffuso in Mongolia, importato dai Russi durante il periodo di influenza sovietica della Mongolia. Il motore è un 2500 a benzina da 75 CV con un consumo medio di ben 20 litri per 100 km. Essenziali filo di ferro, cacciavite e martello per riparare il 95 % dei problemi di questo mitico mezzo.
Tra i beni di prima necessità abbiamo tutti una bussola. Necessaria per non perdersi nel mezzo degli spazi sconfinati del deserto del Gobi, dove si perdono i riferimenti e le tracce poco chiare non sempre ti portano dove vorresti andare.
Le nostre Vespe sono già partite in direzione Ulan Bator per essere poi liberate nel Deserto del Gobi. Le condizioni delle strade segnalate dalla guida sono critiche: "Sulla mappa sembrano grandi strade, ma spesso sono solo tracce di pneumatici su terra, sabbia o fango e in tutto il paese ci sono pochissimi cartelli stradali".
Dopo sei lunghi giorni di paura, con le nostre vespe intrappolate alla dogana, finalmente riusciamo a partire il 10 agosto: la gioia è immensa, l'emozione incontenibile, eccoci pronti a partire!
Day 01: percorsi 250km in circa 5 ore e già si comincia ad intravedere la terra brulla intrecciarsi con la vegetazione. Le montagne sono diventate colline e fiancheggiano immense praterie, talmente estese da farci sembrare dei granelli all'orizzonte. Come dice il nostro saggio compagno Alfredo, "Siamo in mezzo al NULLA, il nulla che pullula di VITA!". Tra risate, serenità e voglia di macinare km passa il primo giorno del MongolVol.

Day02: Se la LIBERTÀ avesse un indirizzo, probabilmente sarebbe da queste parti Dopo circa 220 km, questo secondo giorno si conclude con l'arrivo alle porte del Gobi! La strada per arrivare fin qui è stata leggermente più difficile e le impervie non sono mancate, soprattutto nel tratto asfaltato. Da prestare molta attenzione, altrimenti potreste rompere un ammortizzatore nel migliore dei casi, come successo a noi. Arrivare qui è qualcosa di unico, quasi mistico. Ci si sente così lontani da tutto che sembra di vivere un'altra vita, persino le difficoltà della settimana scorsa sono ormai uno sbiadito ricordo...Vediamo qui la tenda di un autentico nomade, chiamata gher. Un'esperienza unica che ci mostra come da queste parti si possa vivere anche con poco. Sempre nel secondo giorno raggiungiamo le White Cliffs, scogliere bianche, punto panoramico poco prima di allestire all'improvviso un'officina per Vespe in mezzo al deserto!

Day03: Incontriamo un gruppo di cammelli lungo la strada, nel cuore del Gobi su uno sterrato veramente extreme per ben 180 km.

Day04: siamo diretti verso le Khongor Dunes. Per raggiungere la tappa del quarto giorno abbiamo letteralmente fatto i…salti mortali! Sabbia, ghiaia, fossi, tole ondulée a non finire. Le strade sono veramente impegnative persino per i mezzi 4x4, in Vespa è pura follia! Esattamente quello che sognavamo.

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Day06: La marmitta del nostro compagno Massimo ha (giustamente) ceduto...no problem! Dopo una centinaia di kilometri a suon di fil di ferro, può ben vantarsi di avere uno scarico sistemato in un'officina a Karakorum, capitale del più grande impero della storia.

Day07: Siamo giunti sulle montagne dell'Altai. Le temperature sono decisamente calate (siamo intorno ai 15 gradi con vento e spesso pioggia), stentiamo a credere che solo 4 giorni fa correvamo sulle dune di sabbia, con il sole cocente del Gobi. Possiamo ben dire che non ci siamo fatti mancare quasi niente (al mare andremo un'altra volta), un paese dove, in una manciata di giorni, passi dal deserto alla tundra, dai cammelli agli yak, dall'estate all'inverno ...SEMPLICEMENTE UN PARADISO!

Day10: La mongolia colpisce ancora! Dopo aver visitato il vulcano spento Khorgo, un sasso sulla marmitta è toccato ad un membro della ciurma: il nostro Guido di Mont Saint Savin alias Benigni di Vespaonline.

Day14: Nel mezzo del nostro MongolVol ci troviamo anche a guadare un fiume con le nostre amiche Vespe. Ci dirigiamo verso Ulaanbataar e ci godiamo il nostro ultimo giorno nella natura incontrastata.
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